Impianti di Trattamento e Depurazione Acque Reflue da Cartiera.
L’Industria cartaria rappresenta un settore con rilevanti aspetti ambientali.
La produzione delle cartiere necessita infatti di grandi quantità di acqua in tutto il processo, dal trattamento delle fibre di cellulosa sino alle lavorazioni di sbiancamento delle paste con prodotti a base di cloro.
Il refluo generato dal processo industriale in cartiera sarà pertanto caratterizzato da carico organico con presenza di sostanze cellulosiche sospese e sostanze organiche clorate.
Negli anni, al fine di ridurre i consumi di acqua nel processo e conseguentemente i quantitativi di reflui allo scarico, i processi industriali si sono affinati introducendo possibili cicli di riutilizzo parziale delle acque.
Gli impianti di trattamento delle acque reflue si troveranno a dover abbattere contaminanti tra cui: solidi sospesi (fibre e colloidi) BOD e COD.
Schema delle Fasi
Trattamento Reflui
per Cartiere
Pretrattamenti
Meccanici
Accumulo e
Omogeneizzazione
Chiariflocculazione
Trattamento Biologico
a Fanghi Attivi
Trattamenti Terziari per eventuale riutilizzo
In particolare, la fase di trattamento biologica costituisce la sezione di impianto ove si possono offrire diverse soluzioni di trattamento, in funzione delle disponibilità di spazi per la realizzazione e del risultato atteso allo scarico.
Tipologie di Impianti per la depurazione delle acque reflue da cartiera
Gazebo S.p.A. con oltre 50 anni di esperienza, è in grado di assistere i propri clienti fornendo diverse tipologie di impianti per la depurazione delle acque reflue nella cartotecnica, tutti di alto livello qualitativo ed in grado di restituire effluenti conformi ai limiti del D. Lgs.152/06, in particolare:
• Impianti di trattamento MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor)
• Impianti di trattamento MBR (Membrane Biological Reactor)
• Impianti a biomassa adesa su Biodischi.
Questi impianti sono studiati per ottimizzare i volumi necessari per la depurazione dei reflui in cartiera.
Ogni impianto è realizzabile
con soluzioni modulari chiavi in mano.
Impianti MBBR
Gli impianti MBBR, idonei per situazioni con alto carico organico, in grado di ottimizzare gli spazi di installazione rispetto ad un impianto a Fanghi Attivi tradizionale, grazie all’impiego di materiali di riempimento (carrier) ad alta superficie specifica.
Gli impianti modulari sono costituiti da più vasche in sequenza e comprendono tutte le fasi di depurazione biologica, dalla nitrificazione/denitrificazione all’ossidazione alla sedimentazione dei fanghi.
La tecnologia MBBR è particolarmente indicata anche per impianti esistenti che richiedono potenziamento.
Tra i vantaggi degli impianti MBBR si annoverano: il minor utilizzo di volumi e risorse energetiche, l’alto rendimento depurativo, la migliore sedimentabilità dei fanghi.
Impianti MBR
Gli impianti MBR, grazie all’utilizzo di membrane di ultrafiltrazione, si adattano nelle situazioni in cui è richiesto un alto rendimento depurativo allo scarico (ad esempio in aree sensibili), con ridotta presenza di solidi sospesi o in caso di richiesta di riutilizzo del refluo depurato (nel processo o per scopi irrigui).
L’impiego di membrane di ultrafiltrazione permette l’eliminazione della sezione di sedimentazione e la contemporanea riduzione del quantitativo di fanghi da smaltire.
I vantaggi di questa seconda tecnologia sono pertanto l’elevata qualità del refluo depurato, la riduzione dei fanghi da smaltire, la riduzione sensibile di solidi sospesi.
Rotori Biologici
I Biodischi (rotori biologici) sono impianti biologici a biomassa adesa, in cui il supporto per la biomassa è costituito dal disco stesso, rotante a bassissima velocità.
La bassa velocità di rotazione permette l’ossigenazione della biomassa e la rapida attivazione del processo.
Tra i vantaggi della tecnologia a Biodischi si elencano la modularità di realizzazione, gli spazi contenuti di realizzazione e i bassi consumi energetici.
Depuratori Chimico Fisici
Gli impianti di depurazione chimico fisici Gazebo serie G-TCF consentono di trattare reflui fortemente inquinanti (anche con metalli in sospensione) che non possono essere trattati con impianti biologici.
Questi impianti utilizzano il processo chimico di flocculazione e sedimentazione, unitamente al processo fisico di filtrazione su quarzo/carboni attivi, per ottenere acque idonee allo scarico.
Si utilizzano per depurare reflui moderatamente inquinanti (acque reflue da autolavaggio e lavaggio imbarcazioni, acque meteoriche) o reflui altamente inquinanti (scarichi industriali) dove risulta necessario un trattamento chimico-fisico più performante.